VENERDI’ 18 GENNAIO ORE 19.00 PRESSO LA BIBLIOTECA GUARNERIANA ANTICA.
In tempo di campagne elettorali sfocate, aggressive, vuote fino all’avvilimento, ecco che Pino Roveredo in “Mio padre votava Berlinguer” (Bompiani) ci racconterà di un padre, il suo, e di un figlio, se stesso, che continuano a parlare anche ora che quel padre non c’è più.
Un papà che sordomuto parlava con un linguaggio che i più, per pigrizia o disinteresse, non potrebbero capire e un papà che votava Berlinguer perchè “è una brava persona” pensando al bene, suo e di tutti, come solo un padre può davvero fare.
Pino Roveredo ci racconterà di questo uomo, di come l’abbia condotto a divenire a sua volta uomo, degli alti e dei bassi, di quelle famose “capriole” che prima o poi tutte nella vita facciamo con o senza volontà.
Eppure, pare dirci Roveredo, quelle persone con cui continuiamo a parlare ed alle quali lasciamo lo spazio per comunicarci anche quando fisicamente non sono più con noi non saranno mai un ricordo silenzioso e allora è qui che scopriremo la sua storia e la storia di un amore filiale.