Venerdì 7 novembre alle ore 18.00 Paolo Patui, con il suo affabile mix di sensibilità e capacità di approfondire con leggerezza, ci farà conoscere quattro cose importanti: due libri e due autori. I primi due sono Uallai! (Nuova dimensione) e Omero è nato a Mogadiscio (e-book) . I secondi, senza cui i primi non esisterebbero, sono Sandro Lano e Michele Brusini.
In una presentazione sola due libri, vi chiederete? Sì due, ma che sono, possiamo definirli come, cugini tra di loro: due racconti, storie, viaggi che si raccontano e raccontano al contempo una e mille storie, di persone, di viaggi, di lunghissimi viaggi, di viaggi che si iniziano e non si sa se, e dove, finiranno. Due racconti, due storie, di emigrazione e immigrazione, di avventure contemporanee, nel vero senso della parola, di disavventure attualissime nel verissimo senso della parola. E si riderà, si riderà eh! anche se magari fate fatica a crederci! Emigrazione? Immigrazione? Lunghissimi viaggi e si riderà direte voi? Pare incredibile poter fare dell’umorismo su fatti così “grandi” come i viaggi che vediamo alla tv di migliaia di persone ma forse nasce qui il problema, li vediamo alla tv, ma poi, dove vanno a finire tutte queste persone? Che cosa fanno? Beh, molte cadono vittima di sistemi che, se non fossero veri, farebbero ridere, di cui dobbiamo allora anche ridere per conoscerli e aprire gli occhi su verità che ignoriamo anche se sono a pochi passi da noi!
Questa presentazione scritta, lo sappiamo, non è molto canonica, però ci viene così perchè ci viene dal cuore, perchè leggendo davvero ridevamo, perchè la signora che abita sopra di noi si è rallegrata quando ha saputo che avremmo avuto qui ospiti Sandro e Michele perchè ha detto “mi sono così divertita che ora ne so molto di più del dolore e dello straniamento”. Insomma , vi aspettiamo venerdì alle 18.00!
p.s. Pensereste mai che il gesto di farsi togliere il cerume dal medico di base possa racchiudere un viaggio? Può, credeteci, può!
p.s.2. Vi alleghiamo qui un collegamento (grazie Davide T. per avercelo fatto conoscere!) ad un articolo di Beppe Severgni che illustra un po’ meglio come “ciò che riteniamo vero” non sempre è “ciò che è vero”…