Meister, chi erano costui? un 13 agosto…

…sabato mattina, mentre metá neuroni anelavano il mare, una signora che viene a volte mi ha chiesto, quando ero intenta a scovare un libro dallo scaffale per porgerglielo ” Cosa si intende per libreria indipendente?” Uh, dico, tante cose. Uh, penso, molte piú cose. Uh uh, penso penso, diamo un po’ d’ordine a queste cose. Eimg_8380col ho risposto. Molte cose che gran parte dei librai indipendenti risponderebbero. La signora ascoltava e chiedeva. Ho poi chiosato con la mia frase topica n. 2 “ma più di tutto diciamo che ci dividiamo un po’ in rilassati e convinti e noi apparteniamo alla prima categoria”. Si si lo ripeto ancora dopo tante volte perché trovo tratteggi bene ciò che siamo noi come libreria, quindi librai, quindi persone, dei rilassati con la loro filosofia rilassata ma che é quella in cui ci sentiamo a nostro agio. Mi spiego meglio per chiarire come ciò sia pensato per arricchire e non per svilire. Manu, Paolo e amici, perchè da loro vengono molte idee e scornandoci tra noi ne vengono molte altre, vivono la cultura così: Metti un week end ferragostano a Lignano e mettici i Ramones alla radio, Jonathan Coe, lo spettacolo teatrale Voci dalla tendopoli, Dargen D’Amico, planning di distribuzione libraria, il finger food, i bandi per la cultura, i bambini piccolini, la birra e la salsiccia, la drammaturgia, una riunione easy via skype, ecco tutto questo può benissimo convivere e dare strumenti tra i più vari in profondità e ampiezza ma al contempo in divertimento e in relax. Ecco é cosi che portiamo avanti il progetto Meister, con planning ma in giusta misura, leggerezza ma cercando il giusto peso, gusto nel fare le cose con piacere, Fahrenheitradio tre e radio Deejay, insomma molti grani insieme che creano l’ identità della cultura. Cercare di seguire linee, tracciare percorsi, collaborare, divertirsi, fare vetrine, rispettare, rispettarsi. Molte persone ci dicono “ma i pasi ancje la sere e i sês li (*)” sì spesso accade che la sera la si trascorra qui, o i lunedì, ma é un dovere-piacere che col tempo cerchiamo sempre più di imparare a gestire. Chiudere martedì dopo ferragosto ad esempio é stata una decisione presa con sufficiente relax dopo 9 anni e mezzo dall’apertura, é un giorno fuori dai canoni normali ma, appunto é un giorno. Aperti tutti i giorni, a tutte le ore, fino a stra ore, ma é giusto tutto ciò? Abbiamo conservato il piacere di fare divertendosi ma un poco alla volta reimpariamo a rispettarci, se la libreria deve essere un luogo virtuoso deve esserlo anche nel porgere idee, sorrisi, divertimento, storie, accoglienza e, appunto rispetto, sì verso gli altri ma dato che é indubbio che in questo aaaampisssimo concetto di altri ricadiamo anche noi é un dovere rispettarci a nostra volta. Ecco, signora, grazie alla sua mastodontica download-1domanda posta con soave leggerezza in un tranquillo pomeriggio d’estate, una libraia ha tagliato le misure di questo suo lavoro, risponderò quindi da ora che la nostra libreria indipendente é composta da rilassati dediti al rispetto perché,  se come si suole dire, una risata ci seppellirà sarà rispettosa e portatrice di un libro della foggia più giusta possibile per ogni lettore.

 (*ma passo anche la sera e siete lì)

 

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