INIZIANO GLI INCONTRI D’AUTORE!

Cari lettori, come sapete quest'estate l'associazione Servi di Scena di cui facciamo parte ha aperto le porte del Mulino Nicli a Giavons di Rive d'Arcano con varie attività , artistiche e non, mirate a riaccendere le luci sull'attività del mulino e della comunità. Per questo motivo al momento di organizzare gli incontri estivi non potevamo non pensare di vederli ospitati in questi bellissimi spazi che uniscono acqua, natura, produttività industriale, piacere di stare insieme.

Quattro libri, quattro incontri, quattro serate per stare insieme: cominciamo MERCOLEDI 17 AGOSTO ALLE ORE 19.00 con un libro che ci racconterà mostrando:

Nicola Toffolini, autore e illustratore, ed Eva Geatti attrice e performer, con l'occhio pulito di chi può vedere il Friuli da lontano ci introdurranno alla guida d'artista dedicata al Friuli Venezia Giulia e rientrante nell'ambizioso progetto  del Centro Di di Firenze che mira a dedicare una guida d'artista a ciascuna delle regioni italiane. Natura, antropizzazione, acque, uomo, Toffolini racconta un Friuli come non lo abbiamo ancora visto e come difficilmente scorderemo di averlo conosciuto attraverso i suoi occhi.

QUI I SUCCESSIVI INCONTRI
Nicola Toffolini, autore e illustratore, ed Eva Geatti attrice e performer, con l'occhio pulito di chi può vedere il Friuli da lontano ci introdurranno alla guida d'artista dedicata al Friuli Venezia Giulia e rientrante nell'ambizioso progetto  del Centro Di di Firenze che mira a dedicare una guida d'artista a ciascuna delle regioni italiane. Natura, antropizzazione, acque, uomo, Toffolini racconta un Friuli come non lo abbiamo ancora visto e come difficilmente scorderemo di averlo conosciuto attraverso i suoi occhi.

COME ARRIVARE AL MULINO
Per i locali da San Daniele: superare il cimitero di San Luca, prendere la prima strada sulla sinistra, et voilà!
Per i locali da Udine: superato Giavons di Rive d'Arcano in direzione San Daniele, la prima strada sulla destra, et voilà!
Per i tecnologici: cercare "Mulino Nicli" su Google Maps.

GRAZIE AGLI SPAZI ALL'APERTO ED AL CHIUSO NON TEMIAMO IL SOLE E NEMMENO LA PIOGGIA, INSOMMA SIAMO PRONTI A TUTTO!
 La prenotazione non è obbligatoria ma se vorrete comunicarci la vostra presenza aiutandoci così nell'organizzazione in anticipo la vostra comunicazione sarà gradita:
libreriameister@gmail.com
wa  351 967 45 11
info@servidiscena.com

ALTERNANZA SCUOLA, GRAZIE GIULIO

Cari lettori, come sapete per due settimane la libreria ha ospitato uno studente per l’alternanza scuola/lavoro. Negli anni questa occasione è stata per noi la possibilità di dedicare del tempo a qualcuno che vuole imparare e nel farlo abbiamo imparato a nostra volta ed ancora una volta il nostro lavoro, a volte infatti molte procedure, attività, modalità di lavoro entrano così ” a sistema” nella nostra quotidianità che le facciamo senza porvi troppa attenzione, dedicare invece del tempo a narrare permette di riprendere tempo e reimparare ancora, grazie quindi a questi ragazzi che ci sono preziosi e ai quali speriamo lo stare qui sia utile. Un grazie all’Istituto superiore Manzini di San Daniele con il quale è sempre un piacere collaborare.

Nelle due settimane qui trascorse tra le altre attività abbiamo chiesto a Giulio di comporre una recensione di un libro da lui amato o meno e qui condividiamo con voi le sue parole su un libro che è un classico della contemporaneità, se le parole di Giulio vi mettono curiosità passate a dare un’occhiata al libro.

Signori, ecco a voi Giulio e P. K. Dick, buona lettura!

Super Giulio eccolo qua

La prima opera celebre del famoso scrittore Philip K. Dick è “The Man in the High Castle”, libro pubblicato nel 1962, tradotto in italiano con il titolo “La Svastica sul Sole” e pubblicato in Italia da Fanucci.
Dick narra di un mondo dove l’esito della seconda guerra mondiale porta i nazisti ed il Giappone a prendere potere sull’intero globo. In America, dove è ambientato il libro, i nazisti comandano la costa orientale mentre i giapponesi quella occidentale.
In quest’ultima zona sono collocati i cinque protagonisti, persone molto diverse in carattere, filosofia ed azioni, ma che sono legate fra loro, con legami che a volte son piccoli, a volte son grandi. Questi personaggi interagiranno nel corso del libro, ma non nella maniera che molti potrebbero immaginare: nessuna storia che li collega in una fitta trama di avvenimenti per portarli a qualche importante risultato. Invece, ognuno ha la sua individuale storia che a volte, per brevi ma importanti istanti, si intreccia con quella degli altri.
Qui si presenta il pregio e difetto più grande dell’opera: i personaggi, la loro psiche e pensieri, la loro evoluzione (o mancanza di essa) sono la parte più interessante del libro di Dick, ma siccome ognuno segue la sua storia, non c’è alcuna intrigante risoluzione finale, anzi spesso all’ultima apparizione di un personaggio avremo più domande che risposte, quest’ultime che genereranno ulteriori domande.
Ma non si può parlare di questo libro senza menzionare ciò che più lo distingue e che permea molto del racconto e le vite e scelte dei personaggi. Con l’influenza giapponese, in America è arrivato l’I Ching, antico testo divinatorio cinese, che diversi nella storia usano per avere una guida. Ognuno però usa il cosiddetto “Oracolo” in metodi e scopi diversi, accentuando ancora di più la caratterizzazione dei personaggi.
Seppur presenti molti difetti, “The Man in the High Castle” rimane un’opera di alto valore per gli argomenti trattati e per la filosofia e pensieri dei personaggi presentati.

A TUTTA BIRRA VERSO TRIBUK!

Cari amici,
lemme lemme la vita pare rientrare nei ranghi della così detta “normalità” e così anche noi librai lemme lemme ci riavviciniamo ad eventi che rendono significativo il nostro lavoro.

Da domenica 27 a mercoledì 30 marzo torneremo ad Abano Terme per la nuova edizioni di Tribuk, la libreria in questi giorni sarà chiusa per RIAPRIRE REGOLARMENTE GIOVEDI’ 31 MARZO.

Cos’è Tribuk?
(si si molti di voi lo sanno già, nel caso saltate questa parte)
Tribuk è l’incontro annuale di oltre 100 librai con circa 50 editori per conoscersi, conoscersi meglio, parlare di editoria, ma soprattutto parlare dei libri che nei prossimi mesi saranno disponibili sugli scaffali permettendo a noi librai di conoscerli prima per parlarvene poi meglio dopo.

Quanto dura Tribuk?
Da domenica 27 marzo alle 15.00 fino a martedì 29 alle 18.00 tavoli a rotazione ogni mezz’ora, mercoledì 30 marzo convegno conclusivo.

Cos’ è inoltre Tribuk?
Tribuk, oltre all’incontro professionale, è anche l’occasione di molti librai che si conoscono e si vogliono bene di rivedersi e di essere persone prima che colleghi.

Tribuk è social?
Tenete d’occhio le pagine fb e ig della libreria!



IL PROSSIMO APPUNTAMENTO E’ FISSATO PER MERCOLEDI’ 31 MARZO ALLE ORE 21.00 SULLA PAGINA INSTAGRAM DI STAFFETTA LIBRAI.

Come sapete chi acquista il libro in una delle 12 librerie aderenti (le trovate qui sotto) avrà diritto ad ottenere l’accesso all’incontro di lettura on line con l’autrice.

Staffetta nello specifico: una o due volte al mese 4 dei 12 vi parleranno di un libro circa una settimana prima dell’uscita dello stesso, e lo faranno sulla pagina instagram
staffettalibrai

Libri letti prima: Un amore, Sara Mesa, La Nuova Frontiera

Ci sono certamente molti modi per raccontare un libro. Che sia piaciuto o no ciascuno lo racconta a suo modo.

Per me un sistema efficace è il raffronto con un sistema. Per lo più un sistema altro da quello dei libri Dei vasi comunicanti ma che pescano in sistemi diversi. Anche qui userò questo sistema. Una delle ricette più difficile secondo gli chef? Il famoso spaghetto al pomodoro. Semplice. Semplicissimo. Colmo di insidie. E così un libro che esce la prossima settimana. Sara Mesa lo ha scritto. La Nuova Frontiera lo pubblica. Un amore il titolo.

Tante righe. Introduttive non sono un caso.

Un tentativo. Di raccontare un libro come quel libro è. Una lunghissima introduzione a quella che è la storia a libro chiuso. O quanto fu prima, di cui sappiamo nulla, scivola in questa lunga post fazione. Un amore é una parentesi che racconta, quasi tra parentesi, una parentesi della vita di Nat, traduttrice (un caso? Io non credo).

È un tempo indefinito. Cosa è accaduto prima per cui…? Cosa accadrà dopo a seguito di? Quando avremo chiuso il libro? Non lo so. Non lo sappiamo. Ed è qui la forza grande di questo libro. Un libro pulito e semplice, narrativamente e linguisticamente liscio, ma insidioso come lo spaghetto al pomodoro. Quanto è difficile fare così tanto con poco eppure Mesa lo fa. Fa così tanto con 2 elementi scarni, trama e lingua, pasta e pomodoro, che si resta stupiti della permanenza nel dopo di quei due elementi nei pensieri, nelle riflessioni. Quante cose ci sono che sono fisse nella vita altrui che invidiamo? Chissà. Forse altrettante sono quelle che invidiamo nelle altre vite ma a tutti gli effetti non ci sono e siamo solo noi a convincerci della loro esistenza. Forse Mesa ha raccontato tutto questo. Nello stesso momento in cui si chiude il libro si apre un’altra storia, quella tra noi stessi e le reti a strascico che quelle parole ci hanno lanciato e ci hanno rigato da qualche parte che è dentro.

Eh ma non hai detto nulla. Vero. Eppure se si ha un po’ di coraggio di restare nel libro un po’ più oltre del nero delle pagine stampigliate in basso queste parole prenderanno senso. Un libro che re -inizia quando lo si chiude. Buona lettura, grazie Sara e grazie La Nuova Frontiera.

andarsene, rodrigo hasbún, sur

Chi se ne va da cosa cosa? Chi se ne va da chi? Andarsene, in una parola.  Un titolo perfetto, pensi che ci sia tutto in quella parola lunga il giusto: la trama, i personaggi il tempo. Ci si annoda perfettamente. Leggere un libro cosi piccolo con l’ attesa costante di chi andrà e ogni volta farsi appunto la stessa domanda e scoprire ogni volta che diavolo non é l’ultima, e che chi va resta, sperduto, perso, abbandonato o abbandonatosi, questo il calcolo che non torna. Il titolo é perfetto, é un genio questo Hasbún. Peccato che non sia il titolo originale. Los afectos.  Ci si da  dell’imbecille perché si vede ciò che si voleva vedere, per un un secondo si rivive tutto, troppe ammissioni per non ricordarle una dopo l’ altra, e non si vede più  quello che si voleva vedere, si vede  quello che c’è. Oltre a quello che c’era prima. Los afectos. Quando ci sono. Andarsene. Radiografarsi, allo specchio, con una sorta di cuore in mano, un autoritratto per lettore solo. Eppure sembrano tutti fuori da queste pagine questi afectos, questi andarsene. Nelle righe bianche fra le righe d’inchiostro? O sull’oceano che muove i protagonisti. O nella grande storia. Da qualche altra parte. Ma c’è anche tutto. Chissà se c’è un qualche fio da pagare, una colpa da estirpare con  la sofferenza. Monika e la storia che passa sulla pelle e che ti attraversa e che puoi restituire in attesa, in rassegnazione o in vita sfidata. La vita va sfidata, tutto qui, un gioco che Hasbún applica a chi sfoglia. Un gioco che non si sa se vittoria o perdita, Reinhard ne sa qualcosa. Forse  l’ olio combustibile  dovrebbe bastare. Ma chi lo sa. Nel grido dilaniato di animali c’è tutto, di quali animali si tratti, questa é un’altra storia, che Hasbun l’ abbia scritta per noi questa é un’altra ancora.

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Carne viva, lettore morto e contento.

Mah a me ‘ste definizioni del picchio mi fanno un po’ pensare ma tant’ é esistono e ammetto di 12010739_1569665343254106_7266460855854361358_oessermene a mia a volta rivolta ma sto cercando di smettere giuro! Dopotutto quando la giraffa allunga il collo per raggiungere la più sparuta foglia sul ramo più alto  arriva quella bassa, sfigata ma ben furba, che se ne frega della teoria evoluzionista e in qualche modo se la mangia  schiaffeggiando il vecchio barbone, e Marie, la stupefacente  Marie, arriva e scompagina tutto, e la narrativa di confine  esiste ma lei la spazza via e la riscrive violenta, violentissima, senza spargimenti di sangue, bamm una tranvata nei denti, potente, potentissima e ci si fa da parte come lettori. Come l’autrice. Scompare, si mimetizza, se ne va lasciandoti solo con Marie e i suoi gran cazzi amari.
La nuovissima collana Big Sur é nata, e con lei Carne viva, o meglio viceversa.
Coraggio autoriale ( tanti scopare, rigettare, e via andare  nel testo per rendere tutto pulito ed asettico da far invidia ad una sala operatoria) e coraggio editoriale (pubblicare un testo cosi asettico da sembrare a volte un manuale per pulire un’affettatrice) portano a un testo simile, piace o no, le mezza misure lo sviliscono, ammazzerebbero la protagonista Marie e la sua lotta continua continua continua a ridursi al minimo, a occupare meno spazio possibile, ad affievolire la sua voce. Solo quella però. La voce del corpo si propaga, cerca spazio, si diffonde dappertutto ci sia qualcuno ad ascoltarla col suo corpo. É duro avere 17 anni. Mettersi in gioco senza conoscere nessuna delle regole della vita di più. Marie fa tutte e due le cose. Ci fa sentire adulti piccoli, miseri, insoddisfatti delle nostre insoddisfazioni ridicole. Coraggio da libraio? Anche. Per tanti motivi, uno fra tutti dire chiaramente al lettore io nei coltelli ci posso veder uno specchio, prova anche tu.
E il confine? C’è c’è, ce ne sono tanti, boys e niñas, un po’ quartiere un po’ barrio un po’ mondo, lei loro e i lettori, ci sta tutto. E un grazie totale a Martina testa: chiuso il libro un occhio al titolo originale, bammm.

SABATO 20 GIUGNO: LETTI DI NOTTE 2015!

TORNA LETTI DI NOOOOTTTEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!

Anche quest’anno, nata nel 2012 da un’idea di Claudia Tarolo e Marco Zapparoli (Marcos y Marcos) e di Patrizio Zurru (Piazza Repubblica Libri), torna puntuale la luuunga notte di Letti di notte!

Come fin dal primo anno la libreria parteciperà all’iniziativa ma quest’anno la cosa bellissima e che per tutti i lettori la notte viene organizzata insieme con la collaborazione impareggiabile della Biblioteca Guarneriana per creare una vera piazza di lettura, di libri e lettori!

Il programma, ricco e articolato, prevede:

inizio alle 20.30 tra biblioteca e libreria e sarà più facile riconoscersi portando un libro in mano!

Dalle 20.45 Animattidinotte: caccia al tesoro tra le sedi dell’iniziativa, partendo dalla biblioteca, con in palio un bellissimo dono.

Alle 21.30 ca. avvio ufficiale della seconda edizione di La cartolina più brutta dell’estate (21/6-21/9).

Ore 21.45 ca. Alessandro Di Pauli in Divagando tra matti…storie di pazzia, ma anche no narrazioni di diversa normalità e primi passi per il catalogo dei matti di San Daniele e dintorni. Se avete storie e curiosità di noti personaggi locali portate la vostra testimonianza per iniziare a costruire insieme il catalogo dei matti di San Daniele e dintorni

Alle 22.45 ca. Letture buie pore nuie: letture tratte dal nuovo libro giallo di Lisa Gardner “Prendimi” e presentazione del concorso nazionale Ammazza un amico!

Tra un’attività e l’altra spilucco e brindo libero permetteranno di conoscerci meglio davanti ad una bibita o ad uno stuzzichino e ogni contributo è ben accetto.

Un possibilità fantastica sarà questa: la biblioteca sarà, nel mentre, aperta al prestito, volete mettere prendere a prestito un libro col favore delle tenebre? magari un bell’horror…in cui un lettore sparisce… eh eh eh…

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MARCO ANZOVINO E ANGELO FLORAMO AL MEISTER CAFE- GIOVEDI 7 H.19.00

Giovedì 7 maggio alle ore 19.00 presso il Meister Cafè – Caffè Letterario Marco Anzovino racconterà il suo libro TURNO DI NOTTE (Biblioteca dell’Immagine) ed intratterrà i lettori con le sue canzoni, ispirate dal suo viaggio quotidiano nel disagio della tossicodipendenza.

Dialogando con Angelo Floramo, direttore dalla Biblioteca Guarneriana antica e uomo con grandissimo bagaglio di sensibilità coinvolto nella valorizzazione della parola e del libro quale mezzo di crescita, cura e comprensione del se e dell’altro, Anzovino condurrà i presenti lungo gli oltre mille turni di notte trascorsi nella Comunità Terapeutica “Villa Renata” al Lido di Venezia per il recupero di persone tossicodipendenti.

Be-Happy (3)

Turno di Notte” è anche un disco, composto da 11 struggenti canzoni che hanno la forza minimale del chitarra e voce e che affondano le radici nel miglior songwriting folk-rock. I testi mai banali e molto cinematografici raccontano le storie di quelli che sono ai margini, ma anche delle persone invisibili che stanno al loro fianco lavorando di notte.

Un lavoro ispirato dalla notte, da quel luogo particolare e dalla proiezione dei miei pensieri solitari, di quelli condivisi con i miei colleghi d’equipe, oltre quelle mura verso altri lidi fatti di storie, di viaggi, di strade, di volti. Di vita. Quelle dei “nostri” ragazzi innanzitutto – dice Anzovino– che voglio ringraziare per primi.”

VENERDI’ 10 ore19.30:MASSIMILIANO SANTAROSSA, ANGELO FLORAMO, MARIO IOB “METROPOLI”

Venerdì 10 aprile alle 19.30 presso il Meister Café ospiteremo

Massimiliano Santarossa con le14426_938917096127327_6003270234105090648_n trame dure e allucinate
del suo nuovo romanzo Metropoli (Baldini&Castoldi). Attraverso gli interventi di Angelo Floramo e Mario Iob, compagni di avventure, Massimiliano ci racconterà di un futuro, di una città, di un libro che ci accoglie con molte domande fin dall’intrico della sua bellissima copertina.

Vi ricordiamo che il libro é il protagonista del nostro ormai collaudato Meister Book Club mensile: se desiderate partecipare ci incontreremo per discutere di Metropoli mercoledì 15 aprile alle 20.45 presso il Meister Café.

In partenza come già annunciatovi ci sono il Meister Book Club per i ragazzi delle medie e delle superiori: se conoscete ragazzi che amano leggere avvisateli, il passa parola funziona sempre!

Prossimi appuntamenti:
Giovedì 23 aprile, giornata mondiale del libro e conclusiva dell’iniziativa #ioleggoperchè  Erica Barbiani, con Michele Federico,  presenterà il suo libro “Salone per signora” (Elliot)

Giovedì 7 maggio Marco Anzovino, con Angelo Floramo, presenterà il suo libro “Turno di notte” (Biblioteca dell’Immagine)